L’interdisciplinarità del progetto prevede il coinvolgimento di competenze storico-artistiche e scientifico-tecniche rappresentate dalle quattro unità partecipanti, che operano sinergicamente.
Le fonti testuali
Un primo, fondamentale campo di lavoro interessa le fonti testuali, a stampa e manoscritte: manifesti programmatici, interventi pubblicati in volume o su riviste, epistolari. Vi sono inoltre i manuali di tecniche – dei quali gli artisti furono ora autori, ora attenti lettori – così come le riedizioni di antichi manuali. Lo studio delle fonti bibliografiche e archivistiche è indirizzato anche a tracciare dal punto di vista conservativo e dei restauri la storia delle opere, in modo da valutarne in maniera più esatta lo stato di conservazione e individuare le possibili interferenze dei materiali di restauro nelle indagini scientifiche.
L’esame delle opere
Un secondo canale di lavoro si basa sull’esame diretto delle opere, che si intende realizzare attraverso i più aggiornati strumenti di diagnostica scientifica. Le indagini si svolgono in situ e sono di carattere non invasivo, combinando:
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Tecniche di imaging
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Tecniche spettroscopiche puntuali
Lo studio dei materiali per la pittura e d’atelier
Le ricerche condotte sui dipinti sono integrate dallo studio su materiali di lavoro originali, provenienti dagli studi degli artisti (quali tavolozze, tubetti e altri strumenti, che sono opportunamente schedati e sottoposti a indagini scientifiche) o reperiti presso gli archivi storici di ditte produttrici di materiali per la pittura (tra le quali la Lefranc & Bourgeois).
Per caratterizzare e studiare i materiali per la pittura, anche in rapporto a eventuali processi di degrado, si prevede di raccogliere campioni e sottoporli ad analisi di laboratorio:
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Non-distruttive
- Spettroscopia micro-FTIR
- Spettroscopia micro-Raman
- Microscopia elettronica a scansione-SEM
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Micro-distruttive
La realizzazione di modelli per lo studio dei materiali pittorici
Parte della metodologia di lavoro consiste nella realizzazione di modelli tramite applicazione su un supporto adeguato di stesure di colori storici, anche sovrapposti in più strati su una preparazione. Le analisi hanno lo scopo di ottimizzare il protocollo analitico non invasivo, trovando forme efficaci di integrazione delle indagini non invasive, di imaging e puntuali, e di laboratorio, non-distruttive e micro-distruttive. Attraverso le indagini sui modelli vorremmo inoltre precisare i parametri per la caratterizzazione di materiali pittorici moderni, verificando le tecniche più idonee per il riconoscimento di eventuali processi di degrado.
Risultati attesi
Lo studio tecnico fornirà di volta in volta preziose informazioni sui materiali impiegati durante l’esecuzione dei dipinti (rivelando – tra l’altro – la natura di pigmenti, leganti, extenders e fillers), sulle modalità operative seguite dagli artisti (dal disegno preparatorio soggiacente alla stesura di vernici) e sui cambiamenti e le correzioni ex post realizzate sulle opere. Integrando i dati raccolti, inoltre, sarà possibile talora definire la natura degli eventuali fattori di degrado.